IVA

Precompilata IVA 2024: novità e scadenza della dichiarazione

Dallo scorso 12 febbraio è disponibile la dichiarazione precompilata IVA 2024. Imprenditori e professionisti possono così accedere al portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle entrate, verificare la correttezza dei dati contenuti e procedere con la trasmissione della dichiarazione. In questo articolo ti riepilogo le novità e i termini di scadenza.

Dichiarazione IVA 2024: come compilare il frontespizio

Il modello di dichiarazione annuale IVA/2024 è un documento ufficiale che i contribuenti IVA italiani devono presentare all’Agenzia delle Entrate per comunicare l’ammontare dell’IVA versata e detratta durante l’anno d’imposta precedente (in questo caso, il 2023). La presentazione della dichiarazione IVA è un obbligo per tutti i titolari di partita IVA, ad eccezione di alcuni specifici casi esonerati. In vista della imminente scadenza dell’adempimento, vediamo di conoscere come compilare il frontespizio del modello di dichiarazione IVA 2024.

Trattamento contabile e fiscale dell'autoconsumo

L’autoconsumo è l’utilizzo di beni destinati al consumo personale dell’imprenditore o dei soci o ad altre finalità estranee all’impresa. Si tratta di un’operazione che ha rilevanza sia contabile che fiscale, in quanto comporta la variazione del patrimonio aziendale e l’applicazione dell’IVA. In questo articolo vedremo come trattare l’autoconsumo dal punto di vista contabile e fiscale.

Dichiarazione IVA 2024: le novità e il termine di scadenza

È tutto pronto per la dichiarazione IVA 2024. Con l’approvazione dei modelli di dichiarazione da parte dell’Agenzia delle entrate, gli operatori potranno già iniziare a programmare l’attività. Attenzione, poi, anche al termine di scadenza entro il quale provvedere alla presentazione della dichiarazione. In questo articolo ti dirò quali sono le novità del modello e il termine di scadenza entro il quale deve essere presentata la dichiarazione IVA relativa all’anno appena concluso.

Novità IVA 2024: aliquote ridotte e sgravi

La legge di bilancio 2024 ha introdotto una serie di novità in materia di IVA che avranno un impatto significativo sulle imprese e sui consumatori italiani. In particolare, per favorire la ripresa economica è stabilita la riduzione delle aliquote IVA sul pellet e gli sgravi per le cessioni di beni ai viaggiatori extra-UE. Vediamo nel dettaglio quali misure sono adottate ai fini IVA con particolare riferimento ad aliquote ridotte e sgravi.

Presupposti IVA oggettivo e soggettivo e luogo delle operazioni

L’IVA è un’imposta indiretta che grava sul consumo finale dei beni e dei servizi. Al fine dell'applicazione dell'IVA occorre la sussistenza di specifici requisiti. In tale contesto si riscontrano due differenti presupposti: presupposto oggettivo, che riguarda le cessioni di beni, le prestazioni di servizi e le importazioni di beni, e presupposto soggettivo, che prevede che il soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi sia qualificato come soggetto passivo d'imposta. Occorre, inoltre, fare molta attenzione al luogo di effettuazione dell'operazione.

Detrazione IVA su fatture elettroniche: vale la data di presa visione

Il diritto alla detrazione dell’IVA matura con la presa visione della fattura elettronica. È quanto chiarisce l’Agenzia delle entrate con la Risposta a interpello n. 435 del 26 settembre 2023. Tale chiarimento risulta importante quando il Sistema di Interscambio non riesce a recapitare correttamente la fattura elettronica al destinatario e la conserva nella sezione messa a disposizione del cassetto fiscale. Vediamo, nel dettaglio, il caso di specie e i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate.

Detrazione IVA senza operazioni attive: come funziona e quali sono i requisiti

Per detrarre l’IVA assolta sugli acquisti di beni e sulle operazioni passive occorre accertare l’effettiva inerenza dell’operazione rispetto alle finalità imprenditoriali. Tuttavia non è previsto il richiesto svolgimento dell’attività d’impresa. La detrazione dell’imposta, infatti, spetta anche in assenza di operazioni attive, con riguardo alle attività di carattere preparatorio, a condizione che il bene o il servizio acquisito sia necessario all’organizzazione dell’impresa ovvero risulti funzionale all’iniziativa economica programmata in vista della successiva attuazione e il mancato utilizzo sia determinato da cause indipendenti dalla volontà del contribuente. Con questo articolo affronto il tema legato alla detrazione IVA senza operazioni attive con particolare riferimento al suo funzionamento e ai requisiti.

Il principio di detrazione dell'IVA sugli acquisti

L’IVA, o imposta sul valore aggiunto, è un tributo indiretto che grava sul consumo di beni e servizi. È applicata dal venditore o dal prestatore al momento della cessione del bene o della prestazione del servizio, e viene poi versata al fisco dal soggetto passivo, cioè colui che effettua l’operazione imponibile. Il soggetto passivo ha il diritto di detrarre dall’imposta dovuta al fisco l’imposta che ha pagato o che gli è stata addebitata per gli acquisti o le importazioni di beni e servizi effettuati nell’esercizio della sua attività. Questo meccanismo, detto di detrazione dell’IVA sugli acquisti, ha lo scopo di evitare il cumulo dell’imposta lungo la filiera produttiva e di far gravare l’IVA solo sul valore aggiunto da ogni operatore.

Come verificare il numero di partita IVA

È online il servizio dell’Agenzia delle entrate per la verifica della partita IVA. Inserendo il numero identificativo, in poche mosse è possibile conoscere le informazioni del titolare registrato in Anagrafe Tributaria. Il servizio dell’Agenzia delle entrate permette di verificare puntualmente la validità di una partita IVA e conoscere i dati identificativi del soggetto titolare. L'obiettivo è quello di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto.