
Il Piano Transizione 4.0 è l’evoluzione del programma Industria 4.0 e riguarda la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità. In particolare, il Piano prevede una maggiore attenzione all'innovazione, agli investimenti green e alle attività di design e ideazione estetica. Il Ministero dello Sviluppo economico con questo nuovo piano nazionale ha previsto 23,8 miliardi di euro da destinare sotto forma di crediti d’imposta, riconfermandolo poi anche per il triennio 2023/2025, allo scopo di incentivare le imprese nella loro trasformazione verso una realtà più digitalizzata.
SULLO STESSO ARGOMENTO | |
![]() |
Guida all'incentivo Resto al Sud LavoroImpresa.com, 2020 € 3,49 |
![]() |
Patent box LavoroImpresa.com, 2017 € 18,99 |
Nel momento in cui un’azienda deciderà di investire in beni, servizi o forniture destinati alla ricerca, digitalizzazione o innovazione tecnologica, questa potrà beneficiare dei suddetti crediti d’imposta che le permetteranno un risparmio a livello fiscale, che non influirà sul reddito e sarà fruibile in anticipo. Per le imprese che intendano muovere i primi passi in questa direzione, società di consulenza finanziaria e gestionale come la IBS Consulting forniscono sostegno e supporto nel reperire i fondi necessari all’attuazione di questi progetti, affiancandole nella presentazione delle domande.
Quali imprese potranno beneficiarne e gli investimenti possibili
Potranno beneficiare di queste agevolazioni tutte le imprese residenti in Italia che abbiano le proprie strutture produttive nel territorio Italiano. Di contro sono escluse tutte quelle in stato di crisi o che abbiano ricevuto sanzioni interdittive. Per quanto riguarda gli investimenti, sono previsti crediti d’imposta investendo in acquisto di beni materiali e immateriali tradizionali nuovi, beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, attività di ricerca e sviluppo, attività di innovazione finalizzate a processi produttivi e prodotti nuovi o migliorati, attività di design e ideazione estetica, attività di formazione su specifici temi legati alla innovazione tecnologica.
Come si calcola il credito d’imposta
L’importo si basa sul volume delle spese ammissibili dichiarate, in base alla categoria del proprio investimento. Il credito d’imposta cui si ha diritto è utilizzabile in compensazione in F24, con tre quote annuali. Inoltre, se il credito risulta maggiore dell’imposta dovuta, o se l’impresa è in disavanzo, i tempi di compensazione possono essere aumentati, senza limiti temporali.
Una logica che mira al futuro
Attualmente il piano Transizione 4.0 si è trasformato da incentivo di breve termine a piano strutturato che ha come compito quello di guidare le aziende italiane verso una trasformazione digitale che possa aprire la strada ad uno scenario più ampio, ovvero incentivare le multinazionali a tornare a investire in Italia. Ci sono ancora delle aree che devono però trovare il loro posto in questo piano, ovvero la blockchain e l’intelligenza artificiale, visto che all'epoca della stesura dell’elenco delle tecnologie da incentivare erano argomenti ancora troppo nuovi per il nostro paese. Un secondo elemento di novità riguarda la transizione ecologica, che dovrà per forza di cose accompagnare quella digitale. Altro fattore di novità legato a questo nuovo anno è la volontà di estendere gli incentivi a tutte le relazioni di filiera, senza limitarsi all’aggiornamento dei macchinari e delle linee produttive. Un ultimo campo in cui ci si aspettano aggiornamenti sarà poi quello della formazione, bisognerà infatti supportare maggiormente le aziende e i lavoratori su questa via.
ARTICOLI CORRELATI |
Aggiungi un commento