L'e-commerce, altrimenti detto commercio elettronico, è la cessione di beni e servizi tramite Internet. Il commercio elettronico può essere diretto e indiretto: si ha e-commerce diretto quando il contratto nasce e si esaurisce su Internet mentre si ha e-commerce indiretto quando, dopo la formalizzazione del contratto online, l'invio del prodotto avviene in maniera tradizionale. Sono queste le nozioni base per comprendere l'e-commerce ma l'obiettivo di questo articolo è ben altro: fornirti i principali riferimenti normativi, operativi e fiscali nonché qualche suggerimento utile che ti permetterà di aprire un e-commerce di successo.
L'IVA si fonda sua una serie di principi che governano la detrazione dell'imposta. Si tratta dei principi secondo cui il sistema delle detrazioni è inteso ad assicurare la neutralità dell’Iva in capo agli operatori economici che pongono in essere attività soggette all’Iva; il diritto a detrazione sorge quando l’imposta è esigibile; tale diritto non è, in linea di principio, soggetto a limitazioni ed è esercitabile immediatamente.
L'art. 22 del decreto legge 21 giugno 2022, n. 73 (decreto Semplificazioni fiscali), convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122, ha prorogato fino al 31 dicembre 2026 il meccanismo del reverse charge ossia il regime IVA secondo cui i relativi obblighi devono essere assolti dal soggetto cessionario o committente anziché dal cedente o dal prestatore.
La fine dell’anno è un momento particolarmente importante ai fini dell’IVA. Occorre, infatti, applicare correttamente le regole in materia di detrazione dell’imposta sugli acquisti. In particolare, ad essere oggetto di approfondita analisi sono le fatture emesse dal fornitore a fine anno e ricevute/contabilizzate dall’acquirente all’inizio dell’anno successivo. Ecco, quindi, quali sono le regole da rispettare per la detrazione dell’IVA quando si ricevono le fatture di fine anno.
Saranno l’acconto IVA e il saldo dell’IMU ad attirare l’attenzione di imprenditori e professionisti in riferimento alle scadenze di dicembre 2022. Ma le scadenze fiscali di fine anno non si esauriscono qui. Da segnare in calendario anche il versamento delle ritenute Irpef e il pagamento dei contributi Inps. E a proposito di calendario: se devi gestire le scadenze di qualsiasi tipo, ti suggerisco l'utilizzo di un pratico file. Si tratta di uno scadenzario Excel gratuito. Grazie alla sua semplicità riuscirai a tenere traccia di tutte le scadenze senza correre il rischio di saltarne qualcuna. Vai alla pagina Scadenzario Excel download gratis e scaricalo subito. Ecco, adesso, le scadenze fiscali di dicembre 2021.
Le lezioni di nuoto non rientrano nel campo di applicazione dell’esenzione IVA per la formazione. È la conclusione cui è giunta la Corte UE con sentenza C-373/19 del 21 ottobre 2021. Infatti, sebbene sia un insegnamento di grande rilevanza, le lezioni di nuovo non rientrano nell'ambito scolastico e universitario a cui è riservato questo particolare trattamento.
Fatturazione elettronica e comunicazioni liquidazioni IVA messe a confronto da parte dell’Agenzia delle entrate. E in caso di anomalie partirà la segnalazione alla Guardia di Finanza. Resta ferma, tuttavia, la possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione con l’istituto del ravvedimento operoso. Ecco cosa devi fare per evitare sanzioni.
Il mancato esercizio di un'attività dà diritto al rimborso dell'eccedenza IVA. Il rimborso IVA, pertanto, può essere richiesto anche da una società che non ha mai avviato l’attività. È questo, in sintesi, quanto chiarito dall'Agenzia delle entrate con risposta n. 584 del 14 settembre 2021 secondo la quale il diritto al rimborso dell'eccedenza IVA assolta ed effettivamente dovuta sugli acquisti propedeutici all'avvio di una attività sussiste nel presupposto dell'effettiva connessione degli acquisti con l'espletamento della progettata attività e delle conseguenti operazioni attive imponibili o operazioni attive che comunque conferiscono il diritto alla detrazione.
Le operazioni che hanno ad oggetto beni ceduti senza pagamento di corrispettivo sono regolate da differenti norme contenute nel decreto IVA. In merito al trattamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto nelle cessioni gratuite si distinguono tre differenti casi: beni la cui produzione o il cui commercio costituisce oggetto dell’attività dell’impresa; beni la cui produzione o il cui commercio non costituisce oggetto dell’attività dell’impresa e campioni gratuiti. Vediamo, quindi, come applicare, nel dettaglio, l'IVA nelle operazioni elencate.