Telecamere acustiche industriali: come funzionano e perché comprarle

Telecamere acustiche industriali

Se nella nostra azienda abbiamo impianti e macchinari che utilizzano aria compressa, potrebbe essere strategico acquistare una telecamera acustica industriale per monitorare eventuali costosissime perdite. Per capire meglio come funziona questo strumento e quali vantaggi può portare il suo utilizzo, abbiamo intervistato Cristian Cacioppo, Technical Sales Manager di Fluke, una delle aziende leader nel campo delle apparecchiature industriali di test, misurazione e diagnostica.

Partiamo dalle basi, a cosa serve una telecamera acustica?
Una telecamera acustica industriale serve per individuare le perdite di aria compressa che possono esserci nei macchinari che la utilizzano. Queste perdite rappresentano una grossa fonte di spreco energetico e una gestione inefficiente di questa risorsa può portare a sprechi che possono arrivare addirittura al 50%.

Senza una telecamera acustica, quindi, non è possibile individuare le perdite di aria compressa?

Possono essere usati dei metodi “tradizionali”, come l’utilizzo di bolle, microfoni ad ultrasuoni o anche controlli artigianali ad orecchio, ma questi metodi hanno molti limiti di utilizzo. Innanzitutto, non devono esserci altri rumori di fondo, quindi i controlli possono essere eseguiti solo quando non ci siano macchinari in funzione o altri rumori nell’ambiente. Occorre allora aspettare il sabato o la domenica, quando solitamente le attività sono ferme. Questi strumenti poi hanno una sensibilità decisamente inferiore a quella di una telecamera acustica, non riuscendo a rilevare tutte le perdite. Per ultimo, ma non per importanza, una telecamera individua precisamente il punto della perdita, indicandolo sul display. Con gli altri sistemi occorre andare per tentativi, fino ad individuare il punto preciso. È facile capire quindi come si perda del tempo e il controllo sia sicuramente più lento.

Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell’avere una telecamera acustica industriale, rimane però il fatto che sia uno strumento abbastanza costoso da acquistare per un’attività. È un investimento che vale la pena fare?

È vero che a prima vista l’investimento può sembrare consistente, ma dobbiamo considerare che la spesa per l’aria compressa è solitamente tra le prime 5 voci di costo per le aziende che la utilizzano e in assenza di strumenti idonei per verificare le perdite internamente, le aziende devono fare ricorso a servizi esterni, che hanno comunque un costo e che non possono essere utilizzati troppo frequentemente, altrimenti la spesa diventa insostenibile. Controllare quindi le perdite di aria compressa una volta all’anno non è di sicuro efficace per ridurre gli sprechi. Avere invece a disposizione internamente una telecamera acustica permette controlli più frequenti, anche perché le perdite di aria compressa sono quasi all’ordine del giorno. Le aziende che svolgono controlli in autonomia fanno ispezioni una volta al mese.

È difficile utilizzare una telecamera acustica? Ci vuole del personale specializzato?

No, per usare una telecamera acustica non serve una formazione particolare, il suo utilizzo è anche più semplice di quello di una termocamera. Una telecamera acustica Fluke ha 64 microfoni che realizzano la mappa in base alla distanza della sorgente sonora da ciascuno dei 64 punti, visualizzandola sul display dello strumento. La rilevazione dello strumento, quindi, non è unidirezionale e questo permette di localizzare le perdite con più facilità e più precisione, creando una mappa acustica della perdita. Lo strumento inoltre può stimare un risparmio legato alla singola perdita, direttamente sul display e indica già le priorità di intervento. Per tutti questi motivi, perciò, non è necessario un training specializzato per l’utilizzo di una telecamera acustica. L’interfaccia è molto intuitiva e possiamo dire che lo strumento Fluke è molto user friendly.

Ringraziando Cristian Cacioppo, Technical Sales Manager di Fluke, per averci spiegato le potenzialità delle telecamere acustiche industriali, ci sentiamo di concludere dicendo che in un periodo caratterizzato da costi energetici aumentati a dismisura, avere a disposizione uno strumento che con facilità permetta alle aziende di limitare le perdite e risparmiare, è indubbiamente un investimento interessante.

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