Controllo di gestione: come redigere il budget e analizzare gli scostamenti

Controllo di gestione

Per realizzare un buon controllo di gestione devi avere cura di mettere in atto due importanti operazioni: redigere il budget e analizzare gli scostamenti tra i valori previsti e quelli consuntivati. In questo modo, dopo avere fissato gli obiettivi e definito un piano esecutivo ai fini del raggiungimento di quanto fissato, puoi verificare la corrispondenza tra quanto programmato e quanto effettivamente realizzato.

Il controllo di gestione in sintesi

Il controllo di gestione solitamente viene effettuato sulla base di tre modelli differenti:

  1. per centro di costo,
  2. per prodotto,

Il metodo più diffuso è indubbiamente il controllo per centro di costo poiché è adattabile a tutte le aziende indipendentemente dal business e dalle dimensioni. Si tratta, in pratica, di un controllo ad un intero reparto.

Il primo passo da compiere è la redazione del budget. Per fare ciò devi avere ben chiara la mission aziendale e gli obiettivi che l’azienda si pone di raggiungere nel corso dell’anno. Quindi dovrai definire il vomune delle vendite in modo da stimare i ricavi per ciascun prodotto.

Una volta definito cosa vendere e a quale prezzo, sarà più facile individuare i costi poiché in larga parte sono strettamente correlati ai ricavi. A questo punto puoi definire il budget della produzione e quello degli acquisti delle materie prime e delle spese, i costi del personale, gli oneri finanziari e gli investimenti.

Il prospetto di budget, che dovrebbe essere già pronto entro il mese di settembre di ogni anno, deve mettere a confronto il preconsuntivo dell’anno in corso e la previsione dell’anno successivo. Il controllo di gestione deve essere supportato da un adeguato sistema di reporting.

Il budget

Il budget è il documento che contiene le previsioni economiche e finanziarie dell’impresa per un determinato periodo, solitamente un anno. Si basa sulla missione aziendale e sugli obiettivi strategici che l’impresa intende raggiungere. Per redigere il budget occorre stimare i ricavi per ciascun prodotto o servizio, i costi di produzione e di acquisto delle materie prime, i costi del personale, gli oneri finanziari e gli investimenti. Il budget deve essere coerente con le risorse disponibili e con il contesto di mercato in cui opera l’impresa. Deve essere approvato dalla direzione aziendale e comunicato ai responsabili dei vari reparti o centri di costo.

L’analisi degli scostamenti

L’analisi degli scostamenti è l’attività che confronta i dati del bilancio consuntivo, cioè i valori effettivamente realizzati, con quelli del bilancio preventivo, cioè le previsioni del budget. Lo scopo dell’analisi degli scostamenti è di individuare le cause delle differenze tra programmato e realizzato, valutare la loro rilevanza e proporre eventuali azioni correttive. L’analisi degli scostamenti può essere effettuata a diversi livelli: per centro di costo, per prodotto o per commessa. L’analisi degli scostamenti deve essere supportata da un sistema di reporting che fornisca dati tempestivi e affidabili al management aziendale.

Esempio di analisi degli scostamenti

Si consideri l’esempio dell’azienda Alfa S.p.A., che acquista componenti hardware e li assembla per vendere computer. L’azienda ha redatto il seguente budget per l’anno 2023:

VoceBudget
Ricavi€ 10.000.000
Costi variabili€ 6.000.000
Costi fissi€ 2.500.000
Utile€ 1.500.000

A fine anno, l’azienda ha ottenuto i seguenti risultati consuntivi:

VoceConsuntivo
Ricavi€ 9.500.000
Costi variabili€ 6.500.000
Costi fissi€ 2.600.000
Utile€ 400.000

L’analisi degli scostamenti evidenzia le seguenti differenze tra preventivo e consuntivo:

VoceScostamento
Ricavi€ -500.000
Costi variabili€ +500.000
Costi fissi€ +100.000
Utile€ -1.100.000

L’azienda deve quindi indagare le cause degli scostamenti negativi e verificare se sono dovuti a fattori interni o esterni, temporanei o permanenti, controllabili o incontrollabili. In base alle cause individuate, l’azienda potrà adottare le opportune misure per correggere gli scostamenti negativi e migliorare la propria performance.

Conclusione

Il controllo di gestione è un processo essenziale per il successo di un’impresa, poiché permette di pianificare gli obiettivi, monitorare i risultati e intervenire in caso di deviazioni. Come avrai modo di imparare in questo articolo, si articola in due fasi principali: la redazione del budget e l’analisi degli scostamenti. Il budget è il documento che contiene le previsioni economiche e finanziarie dell’impresa per un determinato periodo. L’analisi degli scostamenti è l’attività che confronta i dati del bilancio consuntivo con quelli del bilancio preventivo e individua le cause delle differenze tra programmato e realizzato. L’analisi degli scostamenti permette di ottenere una precisa e accurata valutazione dei conti di bilancio e di proporre eventuali azioni correttive per migliorare la gestione aziendale.

Se vuoi approfondire la materia posso suggerirti queste risorse:

  • Il controllo di gestione: conta sui conti! di Marcello D’Onofrio. Un libro che spiega come fare il controllo di gestione e analizzare lo stato di salute della propria azienda, con particolare attenzione agli indicatori di crisi;
  • Excel per il controllo di gestione e la finanza aziendale di Giovanni Fiore. Un libro che illustra le metodiche e gli strumenti di Excel per il controllo di gestione e la finanza aziendale, con esempi pratici e un CD-ROM allegato;
  • Pianificazione e controllo di gestione di Lucio Potito. Un libro che presenta i principi e gli strumenti del sistema di pianificazione e controllo, con una visione strategica e operativa;
  • Programmazione e controllo di Anna Maria Arcari. Un libro che sintetizza i concetti fondamentali della programmazione e del controllo di gestione, con una prospettiva manageriale e un approccio didattico;
  • Controllo di gestione per PMI di Francesca Squaratti. Un ebook che offre una guida pratica all’utilizzo del business plan e di un modello previsionale personalizzato per raggiungere gli obiettivi finanziari nelle piccole e medie imprese.
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