
Nella maggior parte dei casi l’azienda è un istituto organizzato per creare ricchezza e quindi conseguire degli utili. È importante, quindi, riuscire a creare determinati equilibri che consentano di ottenere con maggior facilità i risultati proposti. Questi equilibri sono sostanzialmente di tre tipi: patrimoniale, finanziario ed economico.
Il concetto di equilibrio nell'economia aziendale è un concetto dinamico che deve tenere in considerazione gli andamenti e le prospettive evolutive future dell'azienda e dell'ambiente che la circonda.
Si parla di equilibrio patrimoniale di un’azienda quando sono presenti rapporti corretti tra impieghi e fonti di finanziamento, rapporti ottimali fra capitale proprio e capitale di terzi, rapporti opportuni tra attivo immobilizzato e attivo circolante.
Nello specifico i debiti a medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a medio e lungo termine, i debiti a breve termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a breve termine, l’azienda deve essere sufficientemente capitalizzata ossia dotata di mezzi propri, deve essere elastica e flessibile per questo motivo è importante che le immobilizzazioni non incidano notevolmente sul totale degli impieghi.
L'equilibrio patrimoniale dipende, oltre che dalla capacità di ripristinare la ricchezza consumata per effetto della gestione, anche dalle operazioni compiute con soggetti portatori di interessi istituzionali direttamente volte a modificare l'entità del patrimonio. Esso esprime l'attitudine dell'azienda ad accumulare e mantenere un ammontare di ricchezza (patrimonio) che sia congruo rispetto agli investimenti necessari allo svolgimento delle sue finalità istituzionali.
L’azienda utilizza vari strumenti finanziari a sua disposizione nello svolgimento della propria attività e nel perseguimento della mission. In ogni caso è importante che i flussi delle entrate e delle uscite siano sempre coordinati per scadenza. L’azienda, infatti, presenta equilibrio finanziario quando è in grado di far fronte con le proprie entrate agli obblighi di pagamento assunti in precedenza e agli investimenti che si rendono necessari.
Si parla, invece, di equilibrio economico quando i ricavi coprono i costi in modo da consentire una sufficiente remunerazione all’imprenditore. La differenza tra ricavi e costi genera un utile. L'equilibrio economico in senso stretto è dato dall'attitudine ad operare in condizioni che consentono almeno di ripristinare la ricchezza consuata nello svolgimento della gestione.
Per una più ampia comprensione degli equilibri economico, patrimoniale e finanziario ho trovato molto utile la lettura di un ebook scritto da Michele Della Valle (potete scaricarlo da qui). È una guida pratica per capire e imparare l'analisi di bilancio.
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