I conti dell’Italia sono in rosso, il Pil cala sempre più, la Borsa è in caduta libera e lo spread schizza nuovamente verso l’alto. Due cose sono certe: la prima è che siamo in mano a certi squilibrati speculatori; la seconda è che i nostri tecnici dovranno inventarsi nuove forme di entrata. Questo significa che ci saranno nuove tasse.
La Grecia brinda insieme alle borse. Si va dallo 0,85 del Dow Jones, allo 0,98 dell’S&P 500, all’1,18 del Nasdaq. Ottima chiusura anche delle borse Europee: il Ftse-Mib guadagna l’1,62%; il Dax di Francoforte chiude a 2,45; a Parigi il Cac 40 segna un +2,54. Ottimi risultati anche da parte di Atene che chiude con un guadagno del 2,78%. L’ottimismo è alimentato dalla ristrutturazione del debito greco.
Sempre più vicina la scadenza per il pagamento del bollo auto. Entro il 31 gennaio, infatti, occorrerà provvedere al versamento del bollo 2012. Quest’anno la spesa sarà maggiore per i veicoli di potenza superiore a 185 kW in quanto scontano un’addizionale erariale di 20 euro per ogni chilowatt eccedente il limite indicato.
Autotrasportatori contro piccoli imprenditori; agricoltori contro lavoratori dipendenti; artigiani contro liberi professionisti. Cinque giorni in cui autotrasportatori, agricoltori, artigiani e pescatori hanno tenuto sotto scacco lavoratori, liberi professionisti e imprese. Bloccata la circolazione dei mezzi. Risultato: aziende e negozi chiusi. Con ingenti perdite. E adesso chi paga?
Che ci sia concorrenza fra imprese non ho nulla in contrario. La concorrenza spinge le aziende a migliorarsi, a perfezionarsi e a investire in ricerca e sviluppo. Tutto questo nell’ottica di conquistare nuove fette di mercato e incrementare i profitti. Ma c’è un limite alla concorrenza? E fino a che punto ci si può spingere prima che la concorrenza diventi sleale? Ne voglio parlare in questo articolo prendendo spunto da quanto denunciato da uno dei più importanti imprenditori italiani: Pasquale Natuzzi.
Smartphone, tablet, laptop, computer, e-reader, stampanti. Cosa hanno in comune queste apparecchiature e perché rappresentano l’oggetto di questo articolo? Sono tutti strumenti elettronici e sono quelli che potrebbero contribuire ad abbattere i consumi di energia elettrica. In che modo? Facendone un uso più razionale. Vi spiego come.
La manovra di Monti è troppo sbilanciata sul lato delle tasse e priva di alcune delle cose che avrebbero dovuto esserci. Sulla crescita non ci siamo. Non sono parole mie ma di un personaggio che per lunghi mesi è stato al centro dello scenario politico ed economico e che risponde, guarda caso, al nome di Giulio Tremonti. Proprio lui, l’ex ministro dell’Economia.
Per richiedere la PEC, Posta Elettronica Certificata, è necessario collegarsi all’indirizzo www.postacertificata.gov.it e seguire una procedura di iscrizione molto semplice e veloce. Richiedere informazioni, pareri e risposte sulle tasse e prenotare visite, esami e ricoveri in ospedale sono solo alcune delle operazioni che si possono fare con la PEC.
Solo mille euro. E’ la limitazione all’uso del contante stabilito dal decreto legge 201 del 6 dicembre 2011. In questo modo si cerca di condizionare l’uso del denaro contante per spese superiori a 1.000 euro le quali dovranno essere sostenute con strumenti tracciabili: bancomat, assegni, bonifici, carte di credito o di debito. Equiparati al denaro contante sono gli assegni liberi, i libretti di risparmio e i certificati di deposito.
Saranno 640 i lavoratori della Fiat di Termini Imerese in mobilità incentivata. Questi riceveranno un bonus, uguale sia per impiegati che per operai, di 460 euro mensili per l’accompagnamento alla pensione. L’incentivo, pagato dalla Fiat, si va a sommare all’indennità di mobilità dell’Inps che varia da 892 a 1073 euro lordi mensili. Attualmente tutti i lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese sono posti in cassa integrazione ordinaria.
