Trattamento contabile e fiscale dell'autoconsumo

Contabilità autoconsumo

L’autoconsumo è l’utilizzo di beni destinati al consumo personale dell’imprenditore o dei soci o ad altre finalità estranee all’impresa. Si tratta di un’operazione che ha rilevanza sia contabile che fiscale, in quanto comporta la variazione del patrimonio aziendale e l’applicazione dell’IVA. In questo articolo vedremo come trattare l’autoconsumo dal punto di vista contabile e fiscale.

L'autoconsumo in contabilità

Nel caso di beni destinati al consumo personale dell’imprenditore o dei soci, se al momento dell’acquisto è stata operata la detrazione dell’IVA i beni stessi si considerano soggetti a IVA prendendo a riferimento come base imponibile il prezzo di acquisto ovvero, in mancanza, il costo del bene nel momento dell’effettuazione dell’operazione. Se invece non è stata operata alcuna detrazione i beni si considerano fuori campo IVA.       

Salvatore Giordano, autore del libro Manuale delle scritture contabili, evidenzia due differenti tipologie di autoconsumo:

  • l'autoconsumo esterno, concerne l'ipotesi in cui i beni siano utilizzati per scopi diversi da quelli per i quali l'impresa è stata costituita;
  • l'autoconsumo interno, concerne, ad esempio, l'utilizzo di un quaderno per l'impresa che gestisce una cartoleria o la sostituzione di un vetro per l'impresa che li fabbrica.

Autoconsumo esterno

Per autoconsumo si intende la destinazione di beni e servizi all'uso personale o familiare dell'imprenditore o del professionista. Ciò si verifica anche quando l'impiego di beni e servizi avviene per finalità estranee all'esercizio dell'impresa o della professione. È in questi casi che si parla di autoconsumo esterno.

Autoconsumo IVA

L’IVA è un’imposta che si applica sulle immissioni in consumo di beni e servizi. Sono ad ogni effetto considerate cessioni di beni le operazioni di autoconsumo e di destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa.

Infatti, l’articolo 16 della direttiva n. 2006/112/CE recita: «È assimilato a una cessione di beni a titolo oneroso il prelievo di un bene dalla propria impresa da parte di un soggetto passivo il quale lo destina al proprio uso privato o all’uso del suo personale, lo trasferisce a titolo gratuito o, più generalmente, lo destina a fini estranei alla sua impresa, quando detto bene o gli elementi che lo compongono hanno dato diritto ad una detrazione totale o parziale dell’IVA».

Scopo di tale previsione è impedire che il bene oggetto di autoconsumo sia destinato ad esere immesso in consumo integralmente detassato. In questo modo, il soggetto passivo che preleva un bene relativamente al quale ha esercitato il diritto alla detrazione dell’imposta assolta a monte è equiparato al consumatore finale che acquista i medesimi beni sul mercato.

Ai fini IVA, l'autoconsumo esterno è soggetto a imposta. Infatti, il d.P.R. 633/1972, art. 2, c. 2 punto 5) stabilisce che costituisce operazione rilevante ai fini IVA la destinazione dei beni all'uso o al consumo personale o familiare dell'imprenditore o di coloro i quali esercitano un'arte o una professione o ad altre finalità estranee alla impresa o all'esercizio dell'arte o della professione, anche se determinata da cessazione dell'attività, con esclusione di quei beni per i quali non è stata operata, all'atto dell'acquisto, la detrazione dell'imposta di cui all'art. 19.    

Pertanto costituiscono cessione di beni e sono assoggettati a IVA le destinazioni di beni all'uso e al consumo personale o familiare dell'imprenditore nonché la destinazione dei beni ad altre finalità estranee all'impresa (con esclusione di quei beni per i quali non è stata operata, all'atto di acquisto, la detrazione dell'imposta di cui all'art. 19 del D.P.R. 633/1972).       

Per le cessioni concernenti la destinazione di beni all'uso o al consumo personale o familiare dell'imprenditore o ad altre finalità estranee all'impresa, la base imponibile è costituita dal prezzo di acquisto o, in mancanza, dal prezzo del costo dei beni o di beni simili, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni. Per valore normale si intende, ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. 633/1972, l'intero importo che il cessionario o il committente, al medesimo stadio di commercializzazione di quello in cui avviene la cessione di beni o la prestazione di servizi, dovrebbe pagare, in condizioni di libera concorrenza, ad un cedente o prestatore per ottenere i beni o servizi in questione nel tempo e nel luogo di tale cessione o prestazione. Qualora non siano accertabili cessioni di beni o prestazioni di servizi analoghe, per valore normale si intende:

  • per le cessioni di beni, il prezzo di acquisto dei beni o di beni simili o, in mancanza, il prezzo di costo, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni;
  • per le prestazioni di servizi, le spese sostenute dal soggetto passivo per l'esecuzione dei servizi medesimi.

Per ulteriori approfondimenti in riferimento all'IVA ti rimando alla lettura del libro Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali all'interno del quale troverai numerosi casi pratici, esempi e spunti di riflessione.

Contabilità

Nell'autoconsumo di merci da parte dell'imprenditore occorre rilevare in contabilità il ricavo generato dal consumo del bene. A tale importo deve essere aggiunta l'IVA. In contropartita è inserito un conto di credito nei confronti del titolare per autoconsumo. La medesima procedura va attuata in caso di autoconsumo di un macchinario. In questo caso, inoltre, occorre tenere conto del fondo ammortamento del cespite e rilevare l'eventuale plusvalenza o minusvalenza da autoconsumo.       

Una seconda registrazione contabile è necessaria per stornare il conto di credito nei confronti del titolare per autoconsumo con l'utile dell'esercizio.

Esempio di autoconsumo merci

ContoDareAvere
Crediti per autoconsumo titolare1.220 
Ricavi per autoconsumo 1.000
IVA c/vendite 220
ContoDareAvere
Utile dell'esercizio1.220 
Crediti per autoconsumo titolare 1.220

Esempio di autoconsumo cespite

ContoDareAvere
Crediti per autoconsumo titolare2.440 
F.do Amm.to macchinari9.000 
Macchinari 10.000
IVA c/vendite 440
Plusvalenze 1.000
ContoDareAvere
Utile dell'esercizio2.440 
Crediti per autoconsumo titolare 2.440
Per approfondire

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