La contabilità dei risconti attivi nelle assicurazioni

Contabilità risconti

Come si registrano in contabilità i risconti attivi relativi alle assicurazioni stipulate dalle imprese? In questo articolo ti presento un esempio che chiarisce in maniera esaustiva una pratica amministrativa che si verifica quando un'impresa sostiene un costo di competenza di uno o più esercizi successivi. Come, ad esempio, il caso delle assicurazioni.

Cosa sono i risconti attivi

I risconti attivi sono voci di bilancio che rappresentano quote di costi sostenuti in un esercizio ma di competenza di uno o più esercizi successivi. Si originano quando si verifica una differenza temporale tra il momento della manifestazione finanziaria (pagamento) e quello della competenza economica (godimento) di un costo.    

I risconti attivi sorgono nelle seguenti ipotesi:

  • sono stati contabilizzati costi che hanno avuto la loro manifestazione finanziaria nel periodo amministrativo;
  • il contratto che è all'origine deve coinvolgere almeno due periodi amministrativi;
  • il corrispettivo deve maturare proporzionalmente nel tempo.

Un esempio tipico di risconto attivo è il premio assicurativo pagato anticipatamente per una copertura che si estende su più esercizi. In questo caso, il costo del premio deve essere ripartito proporzionalmente tra gli esercizi interessati, secondo il principio di competenza.

Come si calcolano i risconti attivi

Per calcolare i risconti attivi devi applicare la seguente formula: 

Risconti attivi =costox periodo di competenza anno successivo

periodo totale

Dove:

  • costo è il valore del costo sostenuto nell’esercizio in chiusura;
  • periodo di competenza anno successivo sono i giorni o i mesi dell’anno successivo in cui si fruisce del bene o servizio;
  • periodo totale sono i giorni o i mesi complessivi della durata del contratto o della prestazione.
Esempio:

In data 01.04.n l’impresa Alfa S.r.l. paga un premio assicurativo annuale di 3.600 euro per una polizza che scade il 31.03.n+1. In questo caso, il costo del premio deve essere ripartito tra l’esercizio n e l’esercizio n+1, tenendo conto che:

  • il periodo di competenza anno successivo è pari a 3 mesi (gennaio, febbraio e marzo);
  • il periodo totale della polizza è pari a 12 mesi (da aprile dell'anno corrente a marzo dell'anno successivo).

Applicando tali valori alla formula si ottiene: 

Risconti attivi =€ 3.600,00x 3= € 900,00

12

Questo significa che nel bilancio di fine anno si dovrà iscrivere un risconto attivo di 900,00 euro che rappresenta la quota di costo del premio assicurativo rinviata all’esercizio successivo.

Come si registrano i risconti attivi

I risconti attivi sono operazioni di rettifica che si effettuano alla chiusura del bilancio, nell’ambito delle scritture di assestamento. Hanno lo scopo di adeguare il valore dei costi alla loro effettiva competenza economica, in conformità al principio di competenza.    

La registrazione dei risconti attivi comporta due scritture contabili:

  • una scrittura di assestamento, che riduce il costo originario e crea il risconto attivo;
  • una scrittura di riapertura, che annulla il risconto attivo e ripristina il costo di competenza.
Esempio:

Riprendendo l’esempio precedente, le scritture contabili relative al premio assicurativo saranno le seguenti:

DataContoDareAvereDescrizione
01.04.nPremi assicurativi€ 3.600 Pagato premio assicurativo
01.04.nBanca c/c € 3.600Pagato premio assicurativo


 

DataContoDareAvereDescrizione
31.12.nRisconti attivi€ 900 Scrittura di assestamento Premi assicurativi
01.04.nPremi assicurativi € 900Scrittura di assestamento Premi assicurativi


 

DataContoDareAvereDescrizione
01.01.n+1Premi assicurativi€ 900 Scrittura di riapertura Premi assicurativi
01.01.n+1Risconti attivi € 900Scrittura di riapertura Premi assicurativi

Come si classificano i risconti attivi

I risconti attivi si collocano nell’attivo dello stato patrimoniale, alla voce D.4 “Risconti attivi”. Sono voci dell'attivo circolante in quanto si trasformano in costi nell’esercizio successivo.    

La contabilità è una materia molto vasta e, per riuscire a condurre un'impresa, bisogna conoscerla approfonditamente. Per il tuo bagaglio culturale ti suggerisco di partire dal libro Lo metti in dare o in avere?, un manuale di contabilità che, ricorrendo a frequenti esempi, ti insegnerà le scritture contabili e a redigere il bilancio dell'esercizio.

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