Partita doppia degli interessi attivi: come registrarli in contabilità

Contabilità interessi attivi

Un caso particolare di operazioni che richiedono l’applicazione della partita doppia è quello relativo agli interessi attivi e passivi. Gli interessi attivi sono proventi che un’impresa ottiene dal prestito di denaro a terzi e influenzano la contabilità sia sotto l’aspetto finanziario che economico. In questo articolo ti dirò come registrare in contabilità gli interessi attivi, suggerendoti anche gli articoli in partita doppia, con particolare attenzione ai casi di ratei e risconti, che sono le tecniche utilizzate per adeguare i valori di conto alla competenza economica degli interessi.

Interessi attivi per dilazione di pagamento

Quando si parla di interessi attivi per dilazione di pagamento si intende il pagamento di una somma a titolo di interesse che deve essere corrisposta in caso di dilazione di pagamento concessa a clienti e su quelle ottenute dai fornitori.

Nel caso in cui l’impresa conceda una dilazione di pagamento ai propri clienti, emette fattura per l’addebito di interessi attivi. La partita doppia degli interessi attivi è la seguente:

DescrizioneDareAvere
Clienti100,00 
Interessi attivi 100,00
Analisi dei conti:

Il conto clienti è una variazione finanziaria positiva.
Il conto Interessi attivi è una variazione economica positiva.

Interessi attivi su conto corrente bancario

Gli interessi attivi maturano sul conto corrente bancario e sono desumibili dal relativo estratto conto. Tali interessi attivi sono soggetti a ritenuta fiscale del 26%, trattenuta dalla banca che agisce come sostituto d’imposta e che provvederà a versarla all’Erario per conto del correntista.

La rilevazione in partita doppia degli interessi attivi corrisposti dalla banca è la seguente:

DescrizioneDareAvere
Trattenute su interessi attivi c/c26,00 
Banca c/c74,00 
Interessi attivi 100,00
Analisi dei conti:

Il conto Trattenute su interessi attivi è una variazione economica negativa. È un conto economico di capitale extragestionale in quanto i suoi movimenti non dipendono da fatti di gestione.
Il conto Banca c/c è una variazione finanziaria positiva.
Il conto Interessi attivi è una variazione economica positiva.

Interessi attivi su titoli e partecipazioni

Esamineremo, adesso, le operazioni in titoli attuate dall’impresa che danno diritto a percepire un interesse attivo.

Prima di conoscere le registrazioni in partita doppia, ritengo sia opportuno chiarire alcuni aspetti relativi a titoli e partecipazioni.

I titoli sono valori mobiliari che si negoziano nel corso dell’esercizio. Le operazioni in titoli effettuate dalle imprese costituiscono forme di investimento della liquidità che eccede le necessità operative. Fra le operazioni più comuni, si riscontra l’investimento in titoli di debito ossia l’investimento in titoli di Stato o obbligazioni emesse da altre imprese.

I titoli maturano interessi sul capitale investito. Gli interessi (cedole) vengono liquidati periodicamente (annualmente, semestralmente o trimestralmente).

Gli interessi sulle obbligazioni sono assoggettati a imposta (e relativa ritenuta da parte della banca) stabilita in misura variabile a seconda dell’ente emittente e compresa tra il 12,50% e il 26% (ai sensi di quanto previsto rispettivamente dall’art. 2, c. 1 del decreto legislativo 1 aprile 1996, n. 239 e dall’art. 3, c. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66).

In partita doppia, pertanto, la registrazione sarà la seguente:

DescrizioneDareAvere
Trattenute su interessi attivi obbligazioni26,00 
Banca c/c74,00 
Interessi attivi su obbligazioni 100,00
Analisi dei conti:

Il conto Trattenute su interessi attivi è una variazione economica negativa. È un conto economico di capitale extragestionale in quanto i suoi movimenti non dipendono da fatti di gestione.
Il conto Banca c/c è una variazione finanziaria positiva.
Il conto Interessi attivi su obbligazioni è una variazione economica positiva.

Interessi e ratei attivi

Sugli interessi attivi che maturano a cavallo di più esercizi occorre procedere con la rilevazione dei ricavi di competenza dell’esercizio.

Supponi che l’impresa abbia in portafoglio obbligazioni con godimento 01/03 - 01/09, tasso 10%, valore nominale euro 12.000. Il titolo posseduto consente all’impresa di riscuotere interessi attivi il 1° marzo e il 1° settembre di ogni semestre. Gli interessi sono riscossi posticipatamente. Pertanto il 1° marzo saranno riscosse le cedole del periodo 01/09 – 01/03.

È evidente che la cedola si pone a cavallo tra due esercizi e gli interessi non possono essere considerati interamente di un solo periodo ma devono essere distribuiti secondo il principio di competenza.

La formula per il calcolo degli interessi attivi è la seguente:

C x i x t / 1200

dove

C = Capitale = 12.000
i = tasso di interesse = 10
t = tempo (espresso in mesi) = 4

pertanto

12.000 x 10 x 4 / 1200 = 400

La registrazione in partita doppia dei ratei attivi relativi agli interessi attivi è la seguente:

DescrizioneDareAvere
Ratei attivi400,00 
Interessi attivi su obbligazioni 400,00
Analisi dei conti:

Il conto Ratei attivi è una variazione finanziaria positiva.
Il conto Interessi attivi su obbligazioni è una variazione economica positiva.

Al 01/01 dell’anno successivo, i ratei attivi figurano in Dare dello Stato patrimoniale (ossia fra le attività). Il rateo attivo relativo a interessi su obbligazioni si chiude alla scadenza della cedola ossia quando la banca accredita gli interessi. La rilevazione degli interessi attivi in partita doppia avviene contestualmente alla chiusura del conto Ratei attivi.

DescrizioneDareAvere
Trattenute su interessi attivi obbligazioni156,00 
Banca c/c444,00 
Interessi attivi su obbligazioni 200,00
Ratei attivi 400,00

Interessi attivi e risconti passivi

Considerazione analoga va fatta per gli interessi attivi addebitati ai clienti per dilazione di pagamento. Considera, ad esempio, una dilazione di pagamento concessa ad un cliente per il periodo 01/09 – 01/04. Al momento della concessione della dilazione (ossia in data 01/09) l’impresa ha emesso fattura di euro 100 a titolo di interessi e ha rilevato il ricavo in contabilità.

È evidente che gli interessi si riferiscano a tutto il periodo (pari a 8 mesi) che è a cavallo fra due esercizi. Al 31/12, pertanto, occorre rettificare la scrittura del 01/09 in quanto una quota degli interessi attivi (pari a 3 mesi) non è di competenza del periodo amministrativo.

Nello specifico l’impresa dovrà rilevare un risconto passivo stornando i 3/7 del totale degli interessi attivi.

Pertanto,

Risconto passivo = (100 / 7) x 3 = 42,86

In partita doppia, gli interessi attivi saranno registrati nel seguente modo:

DescrizioneDareAvere
Interessi attivi42,86 
Risconti passivi 42,86

Nell’esercizio successivo i risconti passivi sono ricavi sospesi nell’esercizio precedente da riprendere con l’apertura del nuovo esercizio. Pertanto, dopo l’apertura dei conti, il conto Risconti passivi deve essere ripreso e stornato allo specifico ricavo di esercizio.

In sintesi: in data 01/01 occorre chiudere il conto Risconti passivi e accendere il conto Interessi attivi, con la seguente registrazione in partita doppia:

DescrizioneDareAvere
Risconti passivi42,86 
Interessi attivi 42,86

Approfondire gli interessi attivi

Come avrai avuto modo di notare, quello degli interessi attivi è un tema particolarmente vasto e complesso. In ambito aziendale, poi, è un’operazione periodica soprattutto se l’impresa ha molta liquidità e decide di investirla in titoli e obbligazioni.

Mi rendo conto che questo articolo, per quanto abbia tentato di renderlo completo ed esaustivo, è veramente lontano dal dare dignità alla materia (il tempo è sempre tiranno) . Per questo motivo ti rimando alla lettura di testi di autori che hanno esposto la materia con maggiori dettagli e approfondimenti.

I libri che ti suggerisco di acquistare subito sono i seguenti:

  • Contabilità e bilancio di Enrico Gonnella (ed. Giappichelli), un testo il cui obiettivo finale è fornire uno strumento idoneo a comprendere la dinamica dei valori sintetizzati nel bilancio di esercizio di diretta derivazione scritturale, ripercorrendo l’intero processo contabile svolto nel periodo amministrativo (scritture di gestione, di assestamento, di chiusura e di riapertura);
  • Contabilità e bilancio di (a cura di) Alessandro Cortesi, Chiara Mancini e Patrizia Tettamanzi (ed. ISPOA), un libro completo e suddiviso in tre parte che trattano rispettivamente i principi e i concetti della contabilità con particolare riferimento al metodo della partita doppia, ai processi contabili necessari per la formazione del bilancio d’esercizio e alla predisposizione del bilancio secondo gli schemi richiesti dal Codice Civile, la determinazione dei valori di bilancio con particolare riferimento alle problematiche valutative delle più significative voci (immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie, rimanenze e fondi) e le tecniche comunemente utilizzate per la lettura e l’interpretazione del bilancio.
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