Modello 730/2023: attenzione alla scadenza del 2 ottobre

Modello 730/2023

La stagione del modello 730/2023 volge al termine. La data ultima per la presentazione del modello 730 è il 2 ottobre. Attenzione alla scadenza, quindi, poiché ancora per pochi giorni si potranno sistemare i rapporti con il fisco e procedere con la trasmissione del modello di dichiarazione.

Il 2 ottobre 2023 è la data entro la quale i contribuenti possono trasmettere la dichiarazione online, dopo averla eventualmente integrata e modificata. Con la dichiarazione precompilata, il contribuente ha la possibilità di accedere ad una versione del proprio modello 730 con i dati e le informazioni già caricate: spese sanitarie, premi assicurativi, spese scolastiche, certificazioni uniche trasmesse dai datori di lavoro, interessi passivi sul mutuo, contributi previdenziali.

In effetti, la dichiarazione precompilata contiene già una serie di dati che i soggetti obbligati hanno trasmesso al sistema dell’anagrafe tributaria. Sarà cura del contribuente verificare eventuali dati mancanti e procedere con la loro integrazione.

Questo può accadere quando taluni soggetti non sono obbligati a trasmettere le informazioni all’anagrafe tributaria. Pensa, ad esempio, a chi ha un impianto fotovoltaico e riceve somme dal GSE. Il gestore non certifica le somme corrisposte e, pertanto, queste non compaiono nella precompilata. Per cui l’unico riferimento alle somme percepite è attraverso la piattaforma del GSE. Ciò vuol dire che chi ha un impianto fotovoltaico e cede energia deve stare attento perché dovrà modificare la precompilata.

Accettando la dichiarazione precompilata così com’è, il contribuente evita il controllo formale da parte dell’amministrazione finanziaria sui dati indicati in dichiarazione. È bene precisare, tuttavia, che il fatto che non vi siano controlli da parte dell’amministrazione finanziaria non significa che il contribuente non possa essere sanzionato. Infatti, se il contribuente non dichiara alcuni redditi semplicemente perché non sono inseriti in dichiarazione, sarà comunque soggetto a controllo e, quindi, a sanzione.

Ti ricordo che il controllo sulle dichiarazioni dei redditi è di due tipi:

  1. controllo automatico: è effettuato sulla base di quanto previsto dagli articoli 36-bis del d.P.R. n. 600/1973;
  2. controllo formale: è effettuato in base a quanto prevede l’articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973.

In ogni caso, anche per limitare i rischi di errore, il contribuente può rivolgersi ad un professionista. Questa scelta gli permetterà di avere di seguenti benefici:

  • ha un professionista che cura la dichiarazione;
  • i controlli formali vengono fatti nei confronti del professionista.
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