Resto al Sud: pro e contro della misura per avviare un’impresa nel Mezzogiorno

Resto al Sud

La misura Resto al Sud è un’iniziativa che mira a incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali nel Mezzogiorno d’Italia. Ecco alcuni pro e contro basati sulle informazioni disponibili.

I pro della misura Resto al Sud

Incentivi finanziari

L’incentivo Resto al Sud rappresenta un’importante misura di sostegno economico destinata a stimolare la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Questo programma è gestito dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia) e mira a incentivare la nascita di imprese in specifiche aree geografiche, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nonché nelle aree del cratere sismico del Centro Italia e nelle isole minori.

Le agevolazioni previste da Resto al Sud sono rivolte a cittadini di età compresa tra i 18 e i 55 anni e consistono in contributi a fondo perduto, che coprono una percentuale significativa delle spese ammissibili per l’avvio dell’attività, e in finanziamenti a tasso agevolato per coprire il resto delle spese. I fondi disponibili per questo programma ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro, e al 1 febbraio 2024, sono stati finanziati 17.429 progetti, con un totale di 881 milioni di euro di agevolazioni concesse e 61.283 posti di lavoro creati.

Per accedere alle agevolazioni devi presentare la domanda esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Devi preliminarmente dotarti di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) e poi seguire una procedura che include la compilazione di un business plan e l’invio telematico della documentazione necessaria. Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione, senza la necessità di partecipare a bandi o graduatorie.

Ampia platea di beneficiari

Resto al Sud è un’iniziativa del Governo italiano volta a incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Sud Italia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

La misura è rivolta a:

  • giovani tra i 18 e i 35 anni (non compiuti) al momento della presentazione della domanda;
  • disoccupati o inoccupati;
  • residenti in una delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, del cratere sismico del Centro Italia o nelle isole minori del Centro-Nord;
  • non titolari di partita IVA.

Contributi a fondo perduto

La misura Resto al Sud rappresenta un’opportunità preziosa per gli imprenditori del Mezzogiorno italiano, in quanto offre sostegno finanziario sotto forma di contributi a fondo perduto. Questi contributi possono coprire una percentuale significativa delle spese ammissibili legate al progetto imprenditoriale, con un massimo che può arrivare fino al 50%.

La possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto rappresenta un vantaggio significativo per gli imprenditori, poiché non richiede la restituzione dei fondi ricevuti. Questo incentivo finanziario può quindi facilitare l’avvio di un’attività imprenditoriale nel Sud Italia, contribuendo a stimolare la crescita economica e a creare nuove opportunità di lavoro nelle regioni meridionali del Paese.

Diversi settori ammessi

La misura Resto al Sud si estende su una vasta gamma di settori economici, abbracciando diverse attività e progetti che mirano a rafforzare lo sviluppo del Mezzogiorno italiano.

Nel dettaglio, questi sono i settori ammessi:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo;
  • commercio;
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sostegno all’occupazione

Il programma Resto al Sud è una misura strategica che può avere un impatto significativo sull’occupazione giovanile nelle regioni meridionali d’Italia. Questa iniziativa è progettata per sostenere i giovani imprenditori e professionisti, incoraggiandoli a investire nelle loro comunità locali e a creare nuove opportunità di lavoro.

Attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato, Resto al Sud facilita l’accesso alle risorse finanziarie necessarie per avviare e sviluppare attività imprenditoriali. Questo non solo aiuta a ridurre il tasso di disoccupazione tra i giovani ma stimola anche la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nel Mezzogiorno.

Inoltre, il programma contribuisce a contrastare il fenomeno della “fuga dei cervelli”, incentivando i giovani talenti a rimanere nel Sud Italia piuttosto che cercare opportunità altrove. Resto al Sud rappresenta, quindi, un investimento nel futuro del Sud Italia, con l’obiettivo di creare un ambiente più prospero e dinamico per le nuove generazioni.

La misura in un pratico ebook

Se sei pronto a avviare la tua impresa nel Mezzogiorno italiano e desideri sfruttare l’incentivo fornito dal programma Resto al Sud, puoi contare su un prezioso alleato: la mia Guida all’incentivo Resto al Sud. È un ebook esaustivo che raccoglie tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Rivolto sia agli imprenditori alle prime armi che ai professionisti del settore, questo testo funge da guida completa attraverso l’intricato processo di richiesta della misura. Con il supporto di questa risorsa, potrai navigare senza intoppi attraverso le varie fasi della procedura, evitando gli errori che potrebbero compromettere l’accesso al finanziamento e al contributo.

Grazie a consigli pratici, esempi dettagliati e spiegazioni chiare, sarai in grado di ottimizzare la tua candidatura e massimizzare le tue possibilità di successo nell’ottenere il sostegno di cui hai bisogno per avviare la tua impresa nel Sud Italia.

L’ebook Guida all’incentivo Resto al Sud è la tua guida completa per:

  • comprendere a fondo la misura Resto al Sud: requisiti, benefici, tipologie di attività ammissibili, spese finanziabili e iter di presentazione della domanda;
  • compilare correttamente la domanda: l’ebook ti fornisce istruzioni passo-a-passo e ti aiuta a evitare errori che potrebbero compromettere la tua richiesta;
  • ottenere il massimo dagli incentivi: scopri come sfruttare al meglio le opportunità offerte da Resto al Sud per avviare un’impresa solida e di successo;
  • evitare le insidie del bando: l’ebook ti mette in guardia dai possibili ostacoli e ti fornisce consigli pratici per superarli.

Il testo è scritto con un linguaggio chiaro e accessibile, anche da parte di chi non ha familiarità con le normative in materia di incentivi, e ti accompagna in ogni fase del processo, dalla valutazione dei requisiti alla presentazione della domanda fino all’ottenimento del finanziamento. L’ebook Guida all’incentivo Resto al Sud è l’alleato indispensabile per tutti gli aspiranti imprenditori che desiderano cogliere l’opportunità offerta da questa misura e realizzare il loro sogno di impresa nel Mezzogiorno d’Italia.

I contro della misura Resto al Sud

Limitazioni territoriali

La misura Resto al Sud è stata ideata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e la creazione di nuove opportunità di lavoro nelle regioni meno sviluppate d’Italia. Questo incentivo è disponibile esclusivamente per coloro che desiderano avviare un’impresa o un’attività professionale nelle aree geografiche specificamente individuate dal programma, che comprendono le regioni del Mezzogiorno, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e si estendono anche alle aree del cratere sismico del Centro Italia e alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

L’accesso a Resto al Sud è quindi limitato a queste zone, con l’intento di incentivare gli investimenti in regioni dove il tasso di disoccupazione è più alto e l’economia necessita di un impulso per crescere. Gli aspiranti imprenditori e professionisti tra i 18 e i 55 anni possono beneficiare di sostegni finanziari sotto forma di contributi a fondo perduto e prestiti a condizioni favorevoli, per dare vita a progetti imprenditoriali che possono variare da attività manifatturiere, commerciali, artigianali, di servizi, turistiche, fino alle libere professioni.

Questo approccio mira a creare un ambiente favorevole per l’innovazione e l’imprenditorialità, offrendo ai giovani e ai meno giovani strumenti concreti per realizzare le proprie idee di business e contribuire allo sviluppo del territorio. Inoltre, Resto al Sud rappresenta un passo importante verso la riduzione del divario economico tra il Nord e il Sud del paese, favorendo una distribuzione più equa delle opportunità e delle risorse.

Esclusione di alcune attività e spese

L’incentivo Resto al Sud rappresenta un’importante opportunità per i giovani che desiderano avviare un’impresa nel Mezzogiorno d’Italia. Tuttavia, è importante ricordare che non tutte le attività sono ammissibili alla misura e che sussistono restrizioni su alcune tipologie di spese.

Restano escluse dalle agevolazioni le attività economiche rientranti nelle seguenti sezioni della classificazione Ateco:

  • A - Agricoltura, silvicoltura e pesca, ad eccezione della divisione 3 – Pesca e acquacoltura;
  • L - Attività Immobiliari ad eccezione della classe 68.20 “affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”;
  • O - Amministrazione Pubblica e Difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria;
  • T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U- Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Le agevolazioni non coprono le seguenti spese:

  • beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback
  • beni e servizi di proprietà di uno o più soci del beneficiario nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado
  • investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • il cosiddetto "contratto chiavi in mano";
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante (per dettagli vedi FAQ successiva);
  • progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse;
  • scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile).

Requisiti specifici

Per accedere ai vantaggi offerti dalla misura Resto al Sud, è essenziale che i potenziali beneficiari soddisfino una serie di requisiti predeterminati. Tra questi, l’età e la residenza svolgono un ruolo cruciale.

L’età rappresenta un criterio fondamentale per stabilire l’ammissibilità al programma, con specifiche fasce d’età che possono essere considerate idonee per partecipare. Allo stesso modo, la residenza è un altro fattore determinante, poiché Resto al Sud è progettato per promuovere lo sviluppo economico nelle regioni meridionali dell’Italia.

Adempiere a tali requisiti è fondamentale per poter accedere alle opportunità di finanziamento e supporto fornite da Resto al Sud e per contribuire in modo significativo alla crescita e allo sviluppo delle comunità del Mezzogiorno.

Vincolo sui beni finanziati

Il programma Resto al Sud prevede che i beni acquistati grazie ai finanziamenti ottenuti siano vincolati all’attività imprenditoriale o professionale per un periodo di tempo determinato. Questo significa che gli imprenditori e i professionisti che beneficiano delle agevolazioni non possono disporre liberamente di questi beni per un lasso di tempo stabilito, in quanto devono essere utilizzati esclusivamente per lo svolgimento e lo sviluppo dell’attività per cui sono stati concessi i fondi.

In particolare, i beni agevolati non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.

Il vincolo temporale è una condizione fondamentale che assicura che gli investimenti realizzati con il sostegno di Resto al Sud siano effettivamente destinati a generare sviluppo economico e occupazione nelle aree target del programma. Inoltre, questa restrizione serve a prevenire che i beni finanziati possano essere venduti o utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dal progetto imprenditoriale approvato.

Complessità burocratica

L’incentivo Resto al Sud è una misura di grande valore per il rilancio economico delle regioni meridionali d’Italia ma è anche vero che l’accesso ai finanziamenti può risultare complesso e richiedere tempo, a causa delle procedure dettagliate e della documentazione approfondita necessaria. Gli aspiranti imprenditori e professionisti devono navigare attraverso una serie di passaggi burocratici che includono la compilazione di un business plan dettagliato e la presentazione di una documentazione completa per dimostrare la validità e la fattibilità del loro progetto imprenditoriale.

Per facilitare questo processo, ho scritto per te l’ebook Guida all’incentivo Resto al Sud che funge da guida completa per accedere all’incentivo Resto al Sud. Questa risorsa digitale offre una panoramica chiara e dettagliata dei requisiti necessari, delle procedure da seguire e dei moduli da compilare. L’ebook è pensato per assistere passo dopo passo gli imprenditori e i professionisti nel percorso di candidatura, fornendo consigli pratici, strategie e un’analisi approfondita delle normative vigenti.

In questo modo, l’ebook diventa uno strumento indispensabile per te che vuoi approfittare dell’incentivo Resto al Sud, semplificando il processo di accesso ai finanziamenti e riducendo l’onere della complessità burocratica. Grazie a questa guida, potrai concentrarti sullo sviluppo delle tue idee di business, avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie per navigare con successo il sistema di finanziamento.

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