Contributi alle imprese: come gestirli in contabilità e bilancio

Contributi alle imprese
I contributi sono uno strumento di grande importanza per le imprese che vogliono avviare un percorso di crescita. Avviare una nuova attività, sperimentare nuovi prodotti, conquistare nuove fette di mercato. Sono tutte operazioni rese più realizzabili dai contributi. Si tratta di fondi erogati in base a disposizioni legislative da Comuni, Province, Regioni, Stato o Unione Europea. Tuttavia, per poterli gestire correttamente in contabilità e bilancio aziendale, è necessario conoscerne l’inquadramento e le modalità di registrazione. In questo articolo vedremo come inquadrare i contributi nel bilancio aziendale e come gestirli correttamente in contabilità.

Contributi pubblici in conto esercizio

I contributi pubblici in conto esercizio sono erogati con lo scopo di ridurre i costi o di integrare i ricavi dell’impresa. Sotto il profilo contabile vanno inseriti per intero nel Conto Economico tra gli Altri ricavi e proventi della voce A5.

Qualora i contributi siano destinati a coprire interessi passivi su finanziamenti devono essere classificati nella parte finanziaria del conto economico in diminuzione degli stessi interessi.

Vengono considerati contributi in conto esercizio anche quelli erogati a fronte di canoni leasing.

Contributi in conto capitale o a fondo perduto

I contributi in conto capitale o a fondo perduto vengono concessi per incrementare i mezzi patrimoniali dell’impresa o potenziarne il suo apparato produttivo. In bilancio devono essere imputati a Conto Economico fra i proventi straordinari. L’impresa può anche decidere di contabilizzare il contributo a riduzione del costo del cespite e, sul netto, contabilizzare l’ammortamento. Se il processo di ammortamento è iniziato precedentemente all’erogazione del contributo, le quote riferibili agli esercizi precedenti è da imputare a sopravvenienze attive.

Contributi misti

Esistono contributi rivolti sia all’acquisizione di beni strumentali sia alla copertura delle spese correnti. In tal caso il contributo deve essere ripartito proporzionalmente alle spese ammesse al beneficio ovvero in base ad altri criteri oggettivi. Ove non sia possibile individuare una quota di ripartizione devono essere imputati integralmente a Conto Economico dell’esercizio come contributi in conto capitale.

Per approfondire

Guida all'incentivo Resto al Sud

Resto al Sud è l'incentivo, rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 45 anni, che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno. Prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per imprese e società del Sud.

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