Fisco

IVA sul pane al 4% o 10%: chiarimenti delle Entrate

L’IVA sul pane è una questione che genera spesso dubbi e incertezze tra i produttori e i consumatori. A seconda del tipo di prodotto, infatti, l’aliquota può variare dal 4% al 10%. Ma quali sono i criteri per stabilire la corretta tassazione? L’Agenzia delle entrate ha fornito alcuni chiarimenti con la risposta all’interpello n. 546 del 16 agosto 2021, basandosi sulla classificazione merceologica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sulla normativa vigente.

Anomalie tra fatturazione elettronica e liquidazione IVA: ravvedimento operoso per evitare sanzioni

Fatturazione elettronica e comunicazione delle liquidazioni IVA messe a confronto da parte dell’Agenzia delle entrate. E in caso di anomalie partirà la segnalazione alla Guardia di Finanza. Resta ferma, tuttavia, la possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione con l’istituto del ravvedimento operoso. Ecco cosa devi fare per evitare sanzioni.

Aspetti fiscali per uso promiscuo di casa e ufficio

Sono numerosi i professionisti che scelgono di destinare una parte della propria abitazione a ufficio. Si pensi, ad esempio, ad un avvocato che destina alcune stanze di casa sua per ricevere i propri clienti oppure un medico che ricava uno studio per visitare i pazienti. La questione è abbastanza complessa poiché gli aspetti fiscali e tributari legati a due differenti soggetti, privato e professionista, si mescolano e possono generare molta confusione.

IVA su cessioni gratuite e campioni omaggio

Quando un’impresa cede gratuitamente dei beni ai propri clienti o potenziali tali, deve tener conto delle regole previste dal decreto IVA per il trattamento fiscale di tali operazioni. In particolare, occorre distinguere tra beni la cui produzione o il cui commercio costituisce oggetto dell’attività dell’impresa, beni la cui produzione o il cui commercio non costituisce oggetto dell’attività dell’impresa e campioni gratuiti di modico valore. In questo articolo vedremo quali sono le differenze tra queste categorie di beni e quali sono le condizioni per l’esclusione dall’imponibilità IVA o per il diritto alla detrazione dell’imposta.

Locazioni di immobili ad uso abitativo: normativa e contratto

Se pensi di mettere in affitto la tua seconda casa o l'appartamento che non usi, dovrai necessariamente conoscere l'intero regolamento che disciplina la locazione. Soprattutto per evitare spiacevoli grattacapi. In questo articolo avrai modo di conoscere l'intera disciplina delle locazioni ad uso abitativo. Ti parlerò della forma e del contenuto del contratto di locazione, dei casi in cui il locatore può presentare disdetta del contratto e della recessione da parte del conduttore. Infine farò un richiamo a quanto previsto dalla legge in caso di mancato rilascio dell'immobile.

Restituzione e rimborso IVA: facciamo chiarezza

In ambito IVA non sono rare le ipotesi in cui occorre affrontare tematiche inerenti alla procedura da adottare in caso di applicazione dell’imposta non dovuta. Le attuali disposizioni normative, infatti, prevedono una specifica procedura che gli operatori economici devono adottare per recuperare l’imposta sul valore aggiunto erroneamente assolta. Ma attenzione: si tratta di una fattispecie diversa dal rimborso dell’IVA. Con questo articolo ti chiarisco che differenza c’è tra restituzione e rimborso dell’IVA e, per entrambe le fattispecie, ti fornirò le necessarie istruzioni operative.

Il regime dell'IVA per cassa nel 2021

L'articolo 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 ha esteso alla maggior parte dei contribuenti il cosiddetto regime dell’IVA per cassa, lo strumento che ha permesso alle imprese e ai lavoratori autonomi con fatturato fino a due milioni di euro di versare l’imposta sul valore aggiunto all’Erario solo se hanno effettivamente incassato la fattura dai propri clienti. In questi anni la normativa è rimasta immutata. Ecco, quindi, un riepilogo della disciplina del regime dell'IVA per cassa prevista per il 2021.

Fatture: normativa aggiornata 2021

La normativa, aggiornata al 2021, prevede che al momento della prestazione di un servizio o della cessione di un bene da parte di un soggetto passivo IVA si debba emettere fattura nei confronti dell’acquirente. L’articolo 21 del d.P.R. n. 633/1972 come modificato dal D.Lgs. 30 aprile 2019, n. 34, prevede, infatti, che per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio è tenuto ad emettere la relativa fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella.

Esecuzione dei rimborsi IVA superiori a 30mila euro

Rimborsi IVA semplificati e accelerati con la nuova formulazione dell'art. 38-bis del DPR 633/1972 modificato, per ultimo, dalla legge di conversione del Dl 193/2016. È possibile ottenere rimborsi IVA fino a 30mila euro senza la prestazione di garanzia e senza altri adempimenti ovvero di importi superiore a 30mila euro presentando una dichiarazione annuale o un’istanza trimestrale munita di visto di conformità, o sottoscrizione alternativa, e una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la sussistenza dei requisiti patrimoniali stabiliti dalla norma. In caso di situazioni di rischio è possibile ottenere rimborsi IVA di importo superiore a 30mila euro presentando garanzia.

Procedura per richiedere il rimborso IVA

Se sei un titolare di partita IVA e hai accumulato un credito IVA nello svolgimento della tua attività, puoi chiedere il rimborso in presenza di determinati requisiti. In questo articolo ti spiego come fare domanda di rimborso IVA, sia con periodicità annuale che trimestrale, quali sono le modalità di erogazione e le garanzie richieste.