
Le sopravvenienze attive e passive sono componenti del reddito d’impresa che derivano da eventi estranei alla normale gestione aziendale, occasionali o imprevedibili, che si verificano in esercizi diversi da quello di competenza. Si tratta di ricavi o costi che hanno un effetto correttivo sul reddito degli esercizi precedenti o successivi. In questo articolo ti dirò come gestire in contabilità le sopravvenienze attive e passive.
Cosa sono le sopravvenienze attive
Le sopravvenienze attive sono componenti positivi del reddito che derivano da costi ed oneri sostenuti in esercizi precedenti e vengono meno in un determinato esercizio.
Costituiscono sopravvenienze attive i ricavi conseguiti a fronte di spese e oneri dedotti ovvero di passività iscritte in bilancio in esercizi precedenti, i ricavi e i proventi di ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito degli esercizi precedenti e le somme incassate a titolo di risarcimento. Più in particolare, si considerano tali:
- spese, perdite ed oneri dedotti in precedenti esercizi;
- passività iscritte nel bilancio d’esercizio in precedenti esercizi;
- ricavi e proventi di ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito degli esercizi precedenti;
- somme incassate a titolo di risarcimento.
Caratteristica delle sopravvenienze attive è la non frequenza nel tempo, l’anormalità rispetto alla gestione ordinaria dell’impresa, l’entità rilevante rispetto al bilancio.
Cosa sono le sopravvenienze passive
Le sopravvenienze passive sono componenti negativi del reddito che derivano da ricavi o proventi conseguiti in esercizi precedenti e vengono meno in un determinato esercizio.
Si considerano sopravvenienze passive:
- il mancato conseguimento di ricavi e proventi che hanno concorso a formare il reddito nei precedenti esercizi;
- il sostenimento di spese a fronte di ricavi che hanno concorso a formare il reddito in esercizi precedenti;
- la correzione di errori contabili relativi a esercizi precedenti.
Caratteristica delle sopravvenienze passive è la non frequenza nel tempo, l’anormalità rispetto alla gestione ordinaria dell’impresa, l’entità rilevante rispetto al bilancio.
Come si registrano in contabilità le sopravvenienze attive e passive
Dal punto di vista contabile, le sopravvenienze attive e passive devono essere rilevate nel conto economico secondo il principio della competenza economica, ossia nell’esercizio in cui si verificano. Contabilmente si rilevano fra le voci Altri ricavi o Proventi straordinari del Conto Economico.
Le sopravvenienze passive vanno registrate nel conto Oneri straordinari se caratterizzate da infrequenza nel tempo ovvero anormalità rispetto alle gestione ordinaria oppure Oneri diversi di gestione negli altri casi.
La categoria delle sopravvenienze attive e passive ha la funzione di correggere, nella determinazione del reddito, le disfunzioni causate dal fatto che l'attività dell'impresa e la produzione del reddito avvengono in un periodo temporale continuo. In tale ambito tornerà utile consultare la guida Contabilità e bilancio: i segreti della partita doppia, un testo che ti permetterà di apprendere tutto sulla contabilità e sul bilancio attraverso l'esposizione chiara e completa delle scritture.
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