Mettersi in proprio con l'impresa artigiana e agricola

Impresa agricola

Prima di mettersi in proprio e avviare un'impresa artigiana o agricola occorre focalizzare l'attenzione sul concetto di impresa e sulle caratteristiche che questa deve avere per essere definita tale nonché sulla figura dell'imprenditore. Tali concetti risultano essere di fondamentale importanza poiché permettono di gettare le basi per lo sviluppo dell'attività. L'imprenditore che avvia un'impresa artigiana o agricola deve avere chiaro in mente il proprio progetto imprenditoriale e deve conoscere le diverse alternative previste dalla vigente normativa. Con questo articolo vorrei tracciare un quadro generale su tale aspetto, ti spiegherò tutte le nozioni principali e ti fornirò gli strumenti per approfondire l'argomento metterti in proprio avviando un'impresa artigiana o agricola.

Impresa, azienda e ditta

Il codice civile considera imprenditore colui che esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o allo scambio di beni e di servizi. Inoltre, definisce l'azienda il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa.

Nel linguaggio comune le parole impresa, azienda e ditta sono usate come sinonimi. In realtà hanno significati diversi:

  • è impresa l'attività svolta dall'imprenditore;
  • è azienda lo strumento necessario per svolgere l'attività d'impresa;
  • è ditta la denominazione commerciale dell'imprenditore ossia il nome con cui egli esercita l'impresa distinguendola dai competitors.

Come già accennato, affinché vi sia impresa è necessario l'esercizio di un'attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e servizi. Con il termine attività economica si intende l'attività diretta alla creazione di nuova ricchezza sia attraverso la produzione di nuovi beni, sia attraverso l'aumento del valore dei beni esistenti.

Insegna e marchio

Gli imprenditori, al fine di distinguere la propria attività o i propri prodotti da quelli dei competitors, utilizzano alcuni segni distintivi come l'insegna e il marchio.

L'insegna è l'emblema affisso alla porta dei locali in cui opera l'impresa, può contenere parole e immagini. Il marchio può identificare un prodotto o servizio dell'impresa, una linea di prodotti o servizi o un prodotto di più imprese. Può essere formato da un nome e/o un'immagine.

Imprenditore commerciale e agricolo

In linea generale, l'imprenditore può rientrare in due differenti tipologie: imprenditore commerciale e agricolo.

Ai sensi dell'articolo 2195 del codice civile, è imprenditore commerciale chi esercita un'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi, un'attività intermediaria nella circolazione dei beni (commercio all'ingrosso, commercio al dettaglio, commercio ambulante, esercizi pubblici) o un'attività di servizi.

Ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile è imprenditore agricolo chi esercita le seguenti attività:

  • coltivazione del fondo;
  • selvicoltura;
  • allevamento di animali;
  • attività connesse ossia attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di:
    • prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dell'allevamento di animali;
    • attività diretta alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi compresa l'attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale o forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità.

È imprenditore agricolo anche il soggetto che avvia e gestisce un agriturismo.

Impresa artigiana

L'attività artigiana è regolata dalla Legge 443/85 chiamata Legge Speciale sull'artigianato. Tuttavia in alcune Regioni sono previste altre normative a corredo della disciplina nazionale. È considerato artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l'impresa artigiana, assume la piena responsabilità dell'impresa, svolge in prima persona l'attività, intervenendo anche manualmente nel processo produttivo. L'imprenditore artigiano può essere titolare di una sola impresa artigiana.

Possono essere definite artigiane le imprese che assumono esclusivamente una delle seguenti forme giuridiche:

  • imprese individuali;
  • società in nome collettivo;
  • società in accomandita semplice;
  • società a responsabilità limitata;
  • cooperative;
  • consorzi.

Inoltre, le imprese artigiane devono avere un numero di dipendenti non superiore ai limiti previsti dalle diverse tipologie di contratto e devono essere rivolte alla produzione di beni e servizi.

L'imprenditore artigiano è tenuto a presentare domanda per l'iscrizione all'Albo provinciale delle imprese artigiane presso la Camera di Commercio. Da ciò derivano il pagamento dei contributi INPS per la previdenza e l'assistenza sanitaria prevista a carico degli artigiani.

Imprese in base alle dimensioni

È importante, adesso, fare una attenta distinzione delle imprese in base alle dimensioni:

  • micro imprese: non più di dieci lavoratori effettivi o un fatturato annuo ovvero un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
  • piccole imprese: non più di cinquanta lavoratori effettivi e un fatturato annuo ovvero un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • medie imprese: non più di 250 lavoratori effettivi o un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro ovvero un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
  • grandi imprese: tutte quelle che non rientrano nelle categorie precedentemente indicate.

Mettersi in proprio

Fin dal momento in cui un soggetto decide di mettersi in proprio e creare un'azienda deve effettuare una serie di scelte che condizionano notevolmente il processo di sviluppo della propria impresa. L'imprenditore, infatti, deve organizzare la propria impresa, selezionare le risorse umane, scegliere i mezzi e gli strumenti con i quali operare, definire le operazioni di comunicazione e marketing, monitorare l'andamento dell'attività, prendere le decisioni giuste anche nei momenti di difficoltà, assumersi i rischi correlati all'attività imprenditoriale.

Diventare imprenditore significa anche cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini: nuovi ritmi, nuove regole, nuovi equilibri. L'imprenditore deve imparare a contare solo sulle proprie forze, ad affrontare periodi di difficoltà economica, ad affrontare i problemi proponendo nuove soluzioni. Se possiedi tutte queste caratteristiche e sei disposto a rischiare il tuo capitale allora hai la stoffa dell'imprenditore. Solo a quel punto, senza indugio, è possibile mettersi in proprio.

Ricorda, però, che se scegli di fare l'imprenditore imboccherai una strada piena di tanti rischi. Ma anche impreziosita da numerose opportunità. Sarà tuo impegno trasformare i rischi in opportunità. E questo potrà avvenire semplicemente analizzando le esigenze del mercato e offrendo prodotti e servizi che intercettano i bisogni della collettività.

Ho due strumenti che ti suggerisco di prendere in considerazione se stai per metterti in proprio e avviare la tua impresa:

  • se vuoi avviare un'impresa commerciale inizia con la Guida all'avvio di un'impresa, un ebook che, passo dopo passo, ti indirizza lungo il complesso processo di avvio e gestione di un'azienda. È un testo completo che ti aiuta a organizzare le tue idee e a trasformarle in un business plan, a presentare correttamente tutta la documentazione e le comunicazioni per l'avvio dell'attività, a gestire il tuo business in maniera profittevole, a conoscere tutte le imposte e le tasse che dovrai pagare e a scegliere la forma giuridica al fine di avere una posizione fiscale più semplificata, a comprendere se la tua azienda produce un utile o una perdita e a mettere in campo le necessarie azioni correttive;
  • se vuoi avviare un'impresa agricola inizia con la conoscenza di normativa e regole per aprire e gestire l'attività di agriturismo ed enoturismo, un ebook che entra nel vivo della materia agrituristica ed enoturistica offrendoti una panoramica completa della normativa di riferimento (nazionale e regionale), una chiara definizione di imprenditore agricolo e una puntuale individuazione delle attività che possono essere svolte. Il testo si concentra anche sulle attività da compiere per l'avvio dell'attività e sulla scelta forma giuridica. Spazio anche agli aspetti fiscali e ai finanziamenti. Inoltre avrai modo di conoscere altre attività agricole che puoi avviare per ampliare le opportunità di guadagno.
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