IVA

Detrazione IVA su fatture elettroniche: vale la data di presa visione

Il diritto alla detrazione dell’IVA matura con la presa visione della fattura elettronica. È quanto chiarisce l’Agenzia delle entrate con la Risposta a interpello n. 435 del 26 settembre 2023. Tale chiarimento risulta importante quando il Sistema di Interscambio non riesce a recapitare correttamente la fattura elettronica al destinatario e la conserva nella sezione messa a disposizione del cassetto fiscale. Vediamo, nel dettaglio, il caso di specie e i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate.

Detrazione IVA senza operazioni attive: come funziona e quali sono i requisiti

Per detrarre l’IVA assolta sugli acquisti di beni e sulle operazioni passive occorre accertare l’effettiva inerenza dell’operazione rispetto alle finalità imprenditoriali. Tuttavia non è previsto il richiesto svolgimento dell’attività d’impresa. La detrazione dell’imposta, infatti, spetta anche in assenza di operazioni attive, con riguardo alle attività di carattere preparatorio, a condizione che il bene o il servizio acquisito sia necessario all’organizzazione dell’impresa ovvero risulti funzionale all’iniziativa economica programmata in vista della successiva attuazione e il mancato utilizzo sia determinato da cause indipendenti dalla volontà del contribuente. Con questo articolo affronto il tema legato alla detrazione IVA senza operazioni attive con particolare riferimento al suo funzionamento e ai requisiti.

Il principio di detrazione dell'IVA sugli acquisti

L’IVA, o imposta sul valore aggiunto, è un tributo indiretto che grava sul consumo di beni e servizi. È applicata dal venditore o dal prestatore al momento della cessione del bene o della prestazione del servizio, e viene poi versata al fisco dal soggetto passivo, cioè colui che effettua l’operazione imponibile. Il soggetto passivo ha il diritto di detrarre dall’imposta dovuta al fisco l’imposta che ha pagato o che gli è stata addebitata per gli acquisti o le importazioni di beni e servizi effettuati nell’esercizio della sua attività. Questo meccanismo, detto di detrazione dell’IVA sugli acquisti, ha lo scopo di evitare il cumulo dell’imposta lungo la filiera produttiva e di far gravare l’IVA solo sul valore aggiunto da ogni operatore.

IVA: presupposto oggettivo e soggettivo e luogo delle operazioni

L’IVA è un’imposta indiretta che grava sul consumo finale dei beni e dei servizi. Al fine dell'applicazione dell'IVA occorre la sussistenza di specifici requisiti. In tale contesto si riscontrano due differenti presupposti: presupposto oggettivo, che riguarda le cessioni di beni, le prestazioni di servizi e le importazioni di beni, e presupposto soggettivo, che prevede che il soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi sia qualificato come soggetto passivo d'imposta. Occorre, inoltre, fare molta attenzione al luogo di effettuazione dell'operazione.

Come verificare il numero di partita IVA

È online il servizio dell’Agenzia delle entrate per la verifica della partita IVA. Inserendo il numero identificativo, in poche mosse è possibile conoscere le informazioni del titolare registrato in Anagrafe Tributaria. Il servizio dell’Agenzia delle entrate permette di verificare puntualmente la validità di una partita IVA e conoscere i dati identificativi del soggetto titolare. L'obiettivo è quello di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto.

Normativa IVA nelle cessioni di beni e prestazioni di servizi

Uno dei principali obiettivi del Trattato della Comunità Economica Europea è stato quello di instaurare un mercato comune che avrebbe garantito una sana concorrenza. La realizzazione di tale obiettivo presupponeva l'applicazione negli Stati membri di una normativa che non ostacolasse la libera circolazione delle merci e dei servizi nel mercato comune. Si è pensato, pertanto, di istituire l'IVA, l'imposta sul valore aggiunto da applicare nelle cessioni di beni e nelle prestazioni di servizi, indipendentemente dal numero delle transazioni intervenute nel processo di produzione e di distribuzione.

Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali

Il libro Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali è un manuale utile a tutti gli operatori (imprenditori, professionisti, consulenti, dottori commercialisti e ragionieri) in quanto presenta la disciplina dell'imposta sul valore aggiunto in tutte le sfaccettature relative alle operazioni nazionali. Il testo è aggiornato con le nuove disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2020 (L. 27 dicembre 2019, n. 160), in riferimento alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia che avrebbero comportato l’aumento dell’IVA, e con quanto previsto dal Dl 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, che che ha introdotto la liquidazione e dichiarazione IVA precompilate, ha apportato alcune modifiche in riferimento al reato di omesso versamento dell’imposta e ha ritoccato le aliquote di talune operazioni (quali, ad esempio, scuola guida, auto per disabili e prodotti igienico-sanitari).

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Guida al rimborso dell'IVA

Il libro rappresenta una interessante guida per imprenditori e professionisti. Espone il rimborso dell'IVA nelle due fattispecie (annuale e trimestrale) e descrive la normativa vigente. Si compone di due parti: la prima mette in evidenza la disciplina del rimborso dell'IVA e gli adempimenti da porre in atto; la seconda (disponibile online) contiene tabelle, elenchi, facsimili e modelli. Il testo tiene conto dei più recenti interventi in tema di reverse charge (D.L. n. 119/2018, convertito in Legge n. 136/2018) e di split payment (D.L. 87/2018 convertito in Legge n. 96/2018).

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Dichiarazione IVA 2023: modello e istruzioni

Con provvedimento 11378 del 13 gennaio 2023, l'Agenzia delle entrate ha approvato i modelli di dichiarazione IVA 2023 con le relative istruzioni da presentare nell'anno corrente ai fini dell'imposta sul valore aggiunto.

IVA sul pane al 4% o 10%: chiarimenti delle Entrate

L’IVA sul pane è una questione che genera spesso dubbi e incertezze tra i produttori e i consumatori. A seconda del tipo di prodotto, infatti, l’aliquota può variare dal 4% al 10%. Ma quali sono i criteri per stabilire la corretta tassazione? L’Agenzia delle entrate ha fornito alcuni chiarimenti con la risposta all’interpello n. 546 del 16 agosto 2021, basandosi sulla classificazione merceologica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sulla normativa vigente.