IVA

Detrazione IVA senza operazioni attive: come funziona e quali sono i requisiti

Per detrarre l’IVA assolta sugli acquisti di beni e sulle operazioni passive occorre accertare l’effettiva inerenza dell’operazione rispetto alle finalità imprenditoriali. Tuttavia non è previsto il richiesto svolgimento dell’attività d’impresa. La detrazione dell’imposta, infatti, spetta anche in assenza di operazioni attive, con riguardo alle attività di carattere preparatorio, a condizione che il bene o il servizio acquisito sia necessario all’organizzazione dell’impresa ovvero risulti funzionale all’iniziativa economica programmata in vista della successiva attuazione e il mancato utilizzo sia determinato da cause indipendenti dalla volontà del contribuente. Con questo articolo affronto il tema legato alla detrazione IVA senza operazioni attive con particolare riferimento al suo funzionamento e ai requisiti.

Il principio di detrazione dell'IVA sugli acquisti

L’IVA, o imposta sul valore aggiunto, è un tributo indiretto che grava sul consumo di beni e servizi. È applicata dal venditore o dal prestatore al momento della cessione del bene o della prestazione del servizio, e viene poi versata al fisco dal soggetto passivo, cioè colui che effettua l’operazione imponibile. Il soggetto passivo ha il diritto di detrarre dall’imposta dovuta al fisco l’imposta che ha pagato o che gli è stata addebitata per gli acquisti o le importazioni di beni e servizi effettuati nell’esercizio della sua attività. Questo meccanismo, detto di detrazione dell’IVA sugli acquisti, ha lo scopo di evitare il cumulo dell’imposta lungo la filiera produttiva e di far gravare l’IVA solo sul valore aggiunto da ogni operatore.

Come verificare il numero di partita IVA

È online il servizio dell’Agenzia delle entrate per la verifica della partita IVA. Inserendo il numero identificativo, in poche mosse è possibile conoscere le informazioni del titolare registrato in Anagrafe Tributaria. Il servizio dell’Agenzia delle entrate permette di verificare puntualmente la validità di una partita IVA e conoscere i dati identificativi del soggetto titolare. L'obiettivo è quello di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto.

Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali

Il libro Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali è un manuale utile a tutti gli operatori (imprenditori, professionisti, consulenti, dottori commercialisti e ragionieri) in quanto presenta la disciplina dell'imposta sul valore aggiunto in tutte le sfaccettature relative alle operazioni nazionali. Il testo è aggiornato con le nuove disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2020 (L. 27 dicembre 2019, n. 160), in riferimento alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia che avrebbero comportato l’aumento dell’IVA, e con quanto previsto dal Dl 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, che che ha introdotto la liquidazione e dichiarazione IVA precompilate, ha apportato alcune modifiche in riferimento al reato di omesso versamento dell’imposta e ha ritoccato le aliquote di talune operazioni (quali, ad esempio, scuola guida, auto per disabili e prodotti igienico-sanitari).

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Guida al rimborso dell'IVA

Il libro rappresenta una interessante guida per imprenditori e professionisti. Espone il rimborso dell'IVA nelle due fattispecie (annuale e trimestrale) e descrive la normativa vigente. Si compone di due parti: la prima mette in evidenza la disciplina del rimborso dell'IVA e gli adempimenti da porre in atto; la seconda (disponibile online) contiene tabelle, elenchi, facsimili e modelli. Il testo tiene conto dei più recenti interventi in tema di reverse charge (D.L. n. 119/2018, convertito in Legge n. 136/2018) e di split payment (D.L. 87/2018 convertito in Legge n. 96/2018).

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Dichiarazione IVA 2023: modello e istruzioni

Con provvedimento 11378 del 13 gennaio 2023, l'Agenzia delle entrate ha approvato i modelli di dichiarazione IVA 2023 con le relative istruzioni da presentare nell'anno corrente ai fini dell'imposta sul valore aggiunto.

IVA sul pane al 4% o 10%: chiarimenti delle Entrate

L’IVA sul pane è una questione che genera spesso dubbi e incertezze tra i produttori e i consumatori. A seconda del tipo di prodotto, infatti, l’aliquota può variare dal 4% al 10%. Ma quali sono i criteri per stabilire la corretta tassazione? L’Agenzia delle entrate ha fornito alcuni chiarimenti con la risposta all’interpello n. 546 del 16 agosto 2021, basandosi sulla classificazione merceologica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sulla normativa vigente.

IVA su cessioni gratuite e campioni omaggio

Quando un’impresa cede gratuitamente dei beni ai propri clienti o potenziali tali, deve tener conto delle regole previste dal decreto IVA per il trattamento fiscale di tali operazioni. In particolare, occorre distinguere tra beni la cui produzione o il cui commercio costituisce oggetto dell’attività dell’impresa, beni la cui produzione o il cui commercio non costituisce oggetto dell’attività dell’impresa e campioni gratuiti di modico valore. In questo articolo vedremo quali sono le differenze tra queste categorie di beni e quali sono le condizioni per l’esclusione dall’imponibilità IVA o per il diritto alla detrazione dell’imposta.

Restituzione e rimborso IVA: facciamo chiarezza

In ambito IVA non sono rare le ipotesi in cui occorre affrontare tematiche inerenti alla procedura da adottare in caso di applicazione dell’imposta non dovuta. Le attuali disposizioni normative, infatti, prevedono una specifica procedura che gli operatori economici devono adottare per recuperare l’imposta sul valore aggiunto erroneamente assolta. Ma attenzione: si tratta di una fattispecie diversa dal rimborso dell’IVA. Con questo articolo ti chiarisco che differenza c’è tra restituzione e rimborso dell’IVA e, per entrambe le fattispecie, ti fornirò le necessarie istruzioni operative.

Il regime dell'IVA per cassa nel 2021

L'articolo 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 ha esteso alla maggior parte dei contribuenti il cosiddetto regime dell’IVA per cassa, lo strumento che ha permesso alle imprese e ai lavoratori autonomi con fatturato fino a due milioni di euro di versare l’imposta sul valore aggiunto all’Erario solo se hanno effettivamente incassato la fattura dai propri clienti. In questi anni la normativa è rimasta immutata. Ecco, quindi, un riepilogo della disciplina del regime dell'IVA per cassa prevista per il 2021.