
Il 2025 porta con sé un pacchetto di importanti novità per il settore agricolo, con misure pensate per sostenere la competitività delle imprese e favorire l’innovazione nelle filiere produttive. Dal rifinanziamento del Fondo per le emergenze in agricoltura — destinato a garantire una risposta tempestiva alle calamità naturali e alle crisi di mercato — alla revisione obbligatoria delle macchine agricole, fino alla nuova formulazione della “Nuova Sabatini”, più accessibile e orientata alla transizione verde e digitale, le opportunità per le imprese non mancano. A queste si aggiungono gli incentivi dedicati ai microbirrifici artigianali, un comparto in continua espansione che potrà beneficiare di agevolazioni mirate per la crescita e la sostenibilità . Un quadro di misure che merita di essere analizzato nel dettaglio per comprendere come sfruttarlo al meglio: ecco tutto ciò che imprenditori agricoli e professionisti del settore devono sapere.
Fondo per le emergenze in agricoltura
L’art. 1, c. 443 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024) ha istituito un fondo destinato a intervenire nelle situazioni di crisi di mercato nel settore agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca generate da eventi non prevedibili. La dotazione finanziaria attribuita al Fondo per le emergenze in agricoltura è di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.
Il successivo comma 445 stabilisce che agli interventi del Fondo si applicano anche le disposizioni in ambito di credito agrario e di esonero dei contributi previdenziali di cui agli artt. 7 e 8 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. In particolare, il citato art. 8 concede, su domanda, a talune imprese agricole l’esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento.
Revisione macchine agricole
L’art. 19, c. 1-ter del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito, con modifiche, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15 ha fissato i nuovi termini previsti per la revisione generale periodica delle macchine agricole immatricolate in diversi periodi.
Infatti, nel modificare il comma 5-ter dell’art. 11, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito, con modifiche, dalla legge 25 febbraio 2022, ha stabilito che i termini per la revisione delle macchine agricole sono fissati secondo il seguente calendario:
- per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983, al 31 dicembre 2025;
- per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1984 al 31 dicembre 1996, al 31 dicembre 2025;
- per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2026;
- per i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2020, al quinto anno successivo alla fine del mese di prima immatricolazione.
Nuova Sabatini
L’art. 1, c. 461 della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di bilancio 2025) ha rifinanziato la misura di sostegno agli investimenti in beni strumentali da parte di micro, piccole e medie imprese denominata “Nuova Sabatini”. Possono beneficiare dell’agevolazione le microimprese e le PMI operanti, fra l’altro, nel settore dell’agricoltura e della pesca.
Si ricorda che la "Nuova Sabatini" sostiene l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, da parte di micro, piccole e medie imprese di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.
Microbirrifici
In favore del settore della birra, per i piccoli birrifici artigianali con produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri, l’art. 1, c. 72 della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di bilancio 2025), nel modificare l’art. 35 del Testo unico di cui al decreto legislativo del 26 ottobre 1995, n. 504, ha reso strutturali le procedure semplificate di accertamento sulla birra.
Infatti, il nuovo comma 3-bis del predetto art. 35 stabilisce che nei microbirrifici il prodotto finito è accertato a conclusione delle operazioni di condizionamento. I microbirrifici, inoltre, godono di una aliquota di accisa ridotta pari del 50%.
Il settore della birra artigianale è in fermento ma la gestione di un microbirrificio, per quanto affascinante, rappresenta una sfida complessa che incrocia dinamiche produttive, logistica e un intricato sistema di adempimenti fiscali e contabili. La passione da sola non basta: è il rigore nella gestione normativa a determinare il successo e la conformità .
Per il commercialista, assistere un cliente nell’apertura e nella gestione di un microbirrificio richiede una preparazione specifica, soprattutto in riferimento alla complessa disciplina delle accise e ai regimi speciali. Per l’imprenditore, la conoscenza approfondita di questi aspetti è l’unica garanzia per un avvio e una conduzione dell’attività senza incorrere in sanzioni o inefficienze operative.
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