
L'avviamento è la capacità di un'azienda a produrre utili. Può essere generato interamente oppure acquisito a titolo oneroso e, in tal caso, è soggetto ad ammortamento in quanto ascrivibile in bilancio fra le attività dello Stato Patrimoniale.
Ai fini dell'iscrizione in bilancio, l'avviamento rappresenta la parte di corrispettivo riconosciuta a titolo oneroso non attribuibile ai singoli elementi patrimoniali acquisiti di un'azienda ma riconducibili al suo valore intrinseco.
Immagina, ad esempio, l'acquisto della Alfa S.r.l. al prezzo di 30.000 euro. La società è costituita dal seguente patrimonio:
Attrezzature | € 30.000 |
Crediti v/clienti | € 38.000 |
Debiti v/fornitori | € 43.000 |
F.A. Impianti e macchinari | € 60.000 |
F.A. Attrezzature | € 12.000 |
Impianti e macchinari | € 150.000 |
Merci | € 20.000 |
Mutui passivi | € 97.000 |
Quindi:
Attività | Passività | ||
---|---|---|---|
Avviamento | € 4.000 | Società Alfa c/acquisizione | € 30.000 |
Impianti e macchinari | € 150.000 | F.A. Impianti e macchinari | € 60.000 |
Attrezzature | € 30.000 | F.A. Attrezzature | € 12.000 |
Merci | € 20.000 | Mutui passivi | € 97.000 |
Crediti v/clienti | € 38.000 | Debiti v/fornitori | € 43.000 |
L'articolo 2426 del codice civile prevede l'ammortamento in cinque anni mentre il principio contabile Oic 24 consente un limite massimo di 20 anni e individua i casi eccezionali in cui è consentito effettuare l'ammortamento oltre i cinque anni.
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